
Obiettivo a foro stenopeico professionale ZOOM per fotocamere innesto E-Mount Sony. Dati tecnici: Focale da 18 mm a 28 mm, diametro foro 0,20 mm. Il presente obbiettivo dispone di filetto per inserire eventuali filtri aggiuntivi con anello di raccordo. La stenoscopia è un procedimento fotografico che sfrutta il principio della camera oscura per la riproduzione di immagini. La fotocamera utilizza un foro stenopeico (dal greco stenos opaios, dotato di uno stretto foro), in pratica un semplice foro posizionato al centro di un lato della fotocamera, come obiettivo. L'attenzione maggiore si deve porre nella realizzazione del foro, che deve essere il più sottile possibile sottile e con il giusto rapporto diametro / distanza focale. Riducendo lo spessore della lamina si diminuisce la vignettatura, a causa delle ombre prodotte dai bordi del foro. A differenza dei fori realizzati mediante laser il presente obbiettivo a foro stenopeico ha uno spessore notevolmente ridotto inoltre è privo dei classici rigonfiamenti di bordo dovuta alla fusione laterale del metallo. Realizzato su lamina di ottone con spessore di 0,010 +/- 0,0015mm successivamente annerita elettrochimicamente. La montatura solida e robusta e interamente in metallo. Altro aspetto importante del foro stenopeico e che non presenti imperfezioni e sia il più possibile rotondo. Un metodo per calcolare la dimensione ottimale del foro, ipotizzato per la prima volta da Jozef Petzval e migliorato da Adriano Lolli, si basa sulla formula seguente:
d=1,577685*RADQ(f*λ)/1000
( calcolo che troverete al punto 7 della pagina web: http://www.adrianololli.com/utilita.asp )
Dove d è il diametro, f è la lunghezza focale (la distanza tra il foro e la pellicola) e λ è la lunghezza d'onda media della luce. La luce visibile è una porzione dello spettro elettromagnetico compresa approssimativamente tra i 400 e i 700 nanometri (nm) (nell'aria). Mediamente è pari a 550nm e corrispondente al colore giallo-verde. Per una fotocamera 35mm la dimensione migliore è compresa tra 0,2mm e 0,3mm. La fotocamera con foro stenopeico produce immagini particolari, perché i raggi luminosi provenienti dal soggetto divergono e creano piccoli cerchi. Aumentare la nitidezza richiederebbe una diminuzione del diametro e dello spessore del foro, aumentando al contempo i già prolungati tempi di esposizione. Un foro troppo stretto comporta inoltre la comparsa di problemi di diffrazione. La nitidezza, seppur non eccelsa, si estende per tutti gli oggetti inquadrati, creando una profondità di campo illimitata. La stenoscopia è stata utilizzata nel disegno e come macchina fotografica popolare è stata nuovamente adottata, grazie alla profondità di campo illimitata, da fotografi alla ricerca di nuovi punti di vista e come strumento artistico, a causa del risultato spesso imprevedibile dello scatto. La luminosità della fotocamera è calcolata dividendo la lunghezza focale per il diametro del foro. Per esempio, avendo un diametro di 0.5mm e una lunghezza focale di 50mm, la luminosità corrisponde a f/100. L'esposizione, può durare diversi secondi (può calcolarlo alla pagina web: http://www.adrianololli.com/utilita.asp ).